La tettonica a placche e la formazione di giacimenti minerari

Lo studio della dinamica terrestre e l’elaborazione della teoria della tettonica a placche hanno permesso di evidenziare la relazione esistente tra la formazione di giacimenti minerari e le forze che modellano la crosta terrestre: su tali basi è stato possibile prevedere dove si concentrano determinati elementi chimici utili all’uomo.

Nelle zone di divergenza tra le placche , lungo le dorsali oceaniche, si localizzano giacimenti di rame, ferro, zinco e manganese, come è accaduto a Cipro e nel Mar Rosso. Nelle zone di convergenza, lungo gli archi oceanici e nelle aree orogenetiche, si trovano giacimenti di rame, zinco e piombo, come avviene in Giappone, nelle Ande (Sud America) e nelle Montagne Rocciose (Nord America). Anche lungo le faglie trasformi possono formarsi accumuli di rame, piombo e zinco .

Sui fondali oceanici esistono inoltre sorgenti di acqua calda nelle quali sono disciolte grandi quantità di metalli. L’acqua si riscalda perché viene a contatto con il magma liberato dalle dorsali oceaniche; successivamente penetra nelle spaccature della crosta terrestre, dove scioglie ed asporta i metalli, per emergere poi in altri punti dei fondali sottoforma di sorgente di acqua calda. Il brusco raffreddamento dell’acqua termale, a contatto con l’acqua profonda degli oceani, provoca la deposizione dei minerali.

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