Le risorse minerarie

L’utilizzo dei minerali da parte dell’uomo risale all’epoca preistorica, ma solo il grande sviluppo del settore industriale, a partire dalla fine del XVIII° secolo, ha condotto allo sfruttamento sistematico e intensivo di questa risorsa. Il 40% dei giacimenti minerari si trova in Nord America, in Sud Africa, in Europa occidentale, in Giappone ed in Australia; il rimanente 60% è suddiviso tra la Russia, i Paesi dell’Europa orientale e i Paesi del Sud del mondo. Anche la geografia dei consumi minerari è molto squilibrata, i Paesi del Nord del mondo utilizzano più del 90% dei minerali prodotti.

Il 40% dei giacimenti minerari si trova in Nord America, in Sud Africa, in Europa occidentale, in Giappone ed in Australia; il rimanente 60% è suddiviso tra la Russia, i Paesi dell’Europa orientale e i Paesi del Sud del mondo. Anche la geografia dei consumi minerari è molto squilibrata, i Paesi del Nord del mondo utilizzano più del 90% dei minerali prodotti.

Concentrazioni di materie prime utili  come: ferro, piombo, zinco, stagno, rame, sono presenti in quantità piccolissime in quasi tutti i tipi di rocce, poiché si trovano nei reticoli cristallini dei minerali che le formano. Tuttavia, la distribuzione di elementi utili all’uomo nella crosta terrestre é quanto mai variabile e dipende dall’origine stessa delle rocce nelle quali sono contenuti. Perché si possa parlare di giacimento bisogna che si sia verificata una serie di eventi di natura chimica, fisica e climatica che abbia provocato un accumulo di minerali ricchi di questi elementi. L’accumulo deve essere dislocato in prossimità della crosta terrestre e quindi utilizzabile a costi non proibitivi.

I minerali oggetto di estrazione e di commercio internazionale possono essere divisi in quattro categorie :

I Minerali metalliferi

I Minerali non metalliferi

I Minerali preziosi

i Materiali per  l’edilizia.

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